Disinfestare dalle cimici imparando a conoscerle
La cimice in Italia, disinfestare dalle cimici imparando a conoscerle
Freezanz ideatore e produttore di sistemi a micro nebulizzazione per la disinfestazione da insetti molesti e specie infestanti, ha studiato accuratamente questo parassita delle piante e infestante degli spazi umani, comprendendo che gli insetticidi tradizionali spesso non sono efficaci combatterlo.
Proponiamo infatti un innovativo metodo di disinfestazione dalle cimici che utilizza soprattutto repellenti naturali attraverso specifici oli essenziali vegetali, che dissuadono la cimice dal ripararsi nei nostri ambienti interni con l’abbassarsi delle temperature e di infestare la vegetazione.
Infatti la cimice possedendo sia un esoscheletro impenetrabile agli insetticidi, un sistema metabolico che neutralizza le tossine in questione e una strategia di comportamento particolarmente prudente, risulta un bersaglio difficile da contrastare.
In Freezanz abbiamo quindi individuato, mediante la ricerca scientifica, alcuni repellenti naturali che infastidiscono l'apparato olfattivo delle cimici, bypassando di fatto le difese che il parassita mette generalmente in atto.
Cimici in Italia quali sono le specie più diffuse
Le cimici fanno parte dell’ordine dei rincoti, un insieme contenente più o meno 68.000 specie di insetti e distribuito in tutto il mondo.
In questo catalogo di forme e colori le cimici che interessano il nostro paese sono tutte caratterizzate da un esoscheletro robusto, un vero e proprio scudo fisico e impenetrabile agli insetticidi.
Quasi tutte sono l’incubo delle nostre scarpe o del nostro naso, infatti nelle giornate particolarmente sfortunate, potremmo inavvertitamente schiacciarle, subendo solo il fastidio del loro odore insopportabile, c’è chi addirittura, nelle giornate d’inverno le ha scoperte, riparate nel candido bucato appena fatto.
Le cimici più diffuse in Italia sono quella verde, quella asiatica, la cimice nera e la cimice rossa e nera, scopriamole insieme
La cimice verde
Gli insetti conosciuti comunemente con questo nome sono in realtà due specie diverse entrambe molto presenti nei nostri spazi esterni e spesso anche in quelli interni (la Palomena prasina e la Nezara viridula).
La Palomena prasina detta anche cimice verde europea, è molto comune sul tutto il nostro territorio nazionale, divora piante erbacee e arboree, ed è uno dei primi responsabili dell' aborto traumatico delle nocciole.
È una specie che ama viaggiare, diffusa in tutta Europa, dalle isole del mediterraneo fino alla Scandinavia, in Italia è presente ovunque isole comprese.
L’esemplare femmina posa anche 100 uova alla volta in piccoli gruppi, da cui fuoriescono individui, molto simili agli adulti già pronti per infestare.
La Nezara viridula detta anche la cimice del pomodoro, si differenzia dalla cugina precedente, per emettere, se minacciata un odore protettivo ancora più acre e indubbiamente può ritenersi quindi la più sgradevole.
Anch’essa diffusissima da noi, originariamente al sud, negli ultimi decenni ha colonizzato anche le pianure le nord, dove la temperatura invernale ormai non supera mediamente 1,5 °C.
Questa cimice, ha uno spiccato appetito, che interessa oltre 30 famiglie di vegetali, è il principale agente infestante del pomodoro, per cui è tristemente conosciuta, va ghiotta poi di nocciole e di legumi, insomma una buon gustaia.
Le Nezara viridula si riproducono e posano le uova provocando danni, pungendo i vegetali ospiti. Le uova si aprono dopo un intervallo tra di 5-21 giorni, quando la temperatura si alza gli adulti prendono vita in soli 35 giorni.
La cimice asiatica
La Halymorpha halys conosciuta anche come cimice cinese è un parassita proveniente dall'Asia orientale.
Gli adulti sono marmorizzati con striature grigie e nere, sono di dimensione 12-17 mm e presentano bande scure sul bordo esterno dell’addome.
Questo insetto si ciba di foglie e frutti di ben 300 specie di vegetali diversi e può provocare gravi danni in agricoltura.
La cimice cinese può causare grandi danni ai raccolti frutticoli, alle viti e alla verdura. Il raccolto colpito, sviluppa delle fossette e zone necrotiche sulla superficie esterna, compromettendone aspetto e sapore.
Questo parassita ha un appetito incredibile, che riguarda più di 300 specie di piante; come melo, pero, prugno, pesco e albicocco ma anche mais, soia, fagiolo, pomodoro, peperone, acero, rovere, rose e frassino.
In estate le femmine depongono fino a 150 uova, raggruppate all’estremità inferiore della foglia. Nella loro trasformazione, le larve mutano in cinque fasi, nutrendosi sempre della pianta ospite
A fine agosto gli adulti si riuniscono e aprono crepe e passaggi per lo svernamento, all'interno di piante e nei telai di porte e finestre, infestando abitazioni e attività commerciali, che utilizzano come ricovero per lo svernamento, una volta giunto l’inverno.
La cimice nera
A differenza delle sue cugine verdi e asiatiche le cimici nere, presenti anch’esse in Italia, sono insetti innocui e inodori che non danneggiano il raccolto, cibandosi principalmente di linfa vegetale e semenze, l’unica quindi che può guadagnarsi il titolo di cimice buona.
Questi insetti si riuniscono in primavera, creando grandi sciami di esemplari che si concentrano ai piedi degli alberi, evitando il sole. Nella stagione invernale la cimice nera resiste al freddo, utilizzando la stessa strategia delle cugine.
La cimice rossa
Detta anche la cimice carabiniere, la cimice rossa e nero, è un parassita estremamente conosciuto, grazie alle sue caratteristiche sgargianti e agli esoscheletri con forme geometriche e disegni irregolari.
La cromia evidente, costituisce una vera e propria strategia di difesa, atta a dissuadere i predatori, come le cimici verdi. Questo parassita contrasta i pericoli con un altro metodo di difesa: un acre miasma pungente, che può esalare mediante 3 ghiandole collocate sul dorso del suo addome. Questo comportamento è utile oltre che a difendersi, anche per comunicare e cacciare. Come le cugine verdi e asiatiche, rappresenta un pericolo per le coltivazioni, in particolari questi piccoli carabinieri preferiscono il cavolo, il cavolfiore broccolo, verza e in generale tutte le crucifere.
Come allontanare le cimici definitivamente
Appurato che i sistemi tradizionali di disinfestazione possono rivelarsi inefficaci contro questi parassiti, Freezanz ha studiato una soluzione anti cimici a basso impatto ambientale.
I nostri tecnici specializzati, posizioneranno nell'area da trattare gli ugelli nebulizzatori in punti in cui la cimice agisce in primavera/estate e quelli in cui si ripara in autunno/inverno, quindi per esempio in prossimità dei luoghi di svernamento o sul perimetro di un orto coltivato.
Se cerchi una soluzione definitiva alle cimici affidati a Freezanz leader nella disinfestazione naturale e di nuova generazione.